Classe ’89, Sebastiano D’Amato, ha cominciato a suonare la chitarra all’età di 14 anni e già dopo circa un anno è riuscito a cimentarsi nei miei primi live proponendo diversi generi musicali: heavy metal, rock, blues e pop.
Grazie a tanta poliedricità ha avuto modo di imparare ad adattarsi a situazioni mai uguali che hanno accresciuto in lui la consapevolezza delle proprie capacità e la necessità di sviluppare una propria identità musicale ispirata a sonorità blues e pop.
Negli anni ha partecipato a molti eventi tra i quali: la finale del “Tour Music Fest” (Roma 2021) e la finale di “Sanremo Rock” svoltasi nel 2022 al mitico Teatro Ariston.
Grazie ad Alpitour ha anche avuto la possibilità di esibirsi spesso in Basilicata, Sardegna ed Egitto riscuotendo sempre ampi consensi e apprezzamenti dal pubblico.
Nei “live”, all’ottima presenza scenica, coniuga sapientemente una vastissima scaletta alternando ai suoi inediti di maggiore successo alcune cover dei brani evergreen italiani ed internazionali, da lui stesso riarrangiate.
Breve recensione a cura di Nicola Morini.
Sebastiano D’Amato raccoglie tutte le emozioni primitive dell’essere umano racchiuse dentro un abbraccio. Queste vengono sprigionate all’esterno, attraverso una simbiosi eterna con la musica, la quale è lo strumento che ci rende liberi, che libera tutte queste nostre emozioni. È proprio quello che il nostro cantautore vuole regalare al pubblico con il suo nuovo singolo “Abbraccio”. Una ballad pop rock eseguita per metà brano in maniera molto soft, quasi sussurrata, infatti la voce di Sebastiano è accompagnata dal pianoforte, mentre nella seconda parte si innalza un crescendo musicale di strumenti, fino a concludere con un piccolo assolo di chitarra e con un’estensione vocale non più sussurrata ma quasi urlata, un urlo di gioia.